La casa editrice flower-ed ci ha regalato un piccolo grande gioiello. Si intitola Solo David ed è stato scritto da Eleanor Hodgman Porter,  l’autrice del noto Pollyanna (1913). Tradotto da Elizabeth Harrowell, rappresenta la prima traduzione integrale, fedele e italiana del romanzo, edito per la prima volta nel 1916 e che all’epoca divenne un vero e proprio bestseller, molto letto soprattutto nelle scuole.

 

 

 

Premetto che adoro da sempre l’autrice. La Porter è una di quelle scrittrici che ho felicemente scoperto nell’infanzia. Da piccola lessi Pollyanna e il suo sequel Pollyanna cresce (e vidi anche alcuni film tratti dal romanzo) e restai molto colpita da quella bambina che cercava con forza di trovare la positività in ogni situazione, persino nelle più tragiche (ricordate il suo famoso gioco di essere contenti che le aveva insegnato il padre?)

Impossibile non restare stregati dalla magia del libro e dai suoi temi e insegnamenti: i buoni sentimenti, il bene che vince sempre sul male, l’importanza del perdono,  la genuinità, l’altruismo e la bontà.

Non è sempre facile riuscire a trovare le cose belle in un momento della propria vita in cui magari ci sembra tutto oscuro o essere gentili con persone che non se lo meritano, eppure l’autrice ci insegna a intravedere la luce laddove regna l’oscurità e a far trionfare la gentilezza, sempre e comunque , e di questi tempi serve eccome. Ci fa tornare bambini, ci mostra come eravamo. Si sa, gli occhi di un bambino sono diversi dagli occhi di un adulto. Siamo proprio sicuri che i più saggi siano davvero gli adulti?

Io stessa certe volte che non so che darei per ritornare a quei tempi in cui tutto sembrava bello, fatato e possibile, perché ho la terribile sensazione che ogni anno che passi io mi allontani sempre di più dalla bambina che ero, dai sogni che avevo. Immagino sia l’inevitabile conseguenza del diventare adulti, ma crescendo si perde sempre qualcosa di prezioso per strada che, per quanto ci sforziamo, non tornerà più.

In Solo David ho ritrovato, con grande emozione, la stessa magia di Pollyanna. Una storia delicata e sensibile, adatta a tutta la famiglia, anche ai più piccoli.

Ho letto questo libro in ebook, ma il cartaceo mi attende già sotto l’albero di Natale. Occorre tutta la mia forza di volontà per non scartare quel pacchetto in anticipo.

Ho letteralmente adorato il personaggio di David, il protagonista del libro. David è un bambino di dieci anni che vive isolato in montagna assieme al padre. La sua grande passione è suonare il violino e non conosce il male nel mondo. La musica del suo amato violino, gli animali e il bellissimo panorama che lo circonda sono la sua unica compagnia.

 

E David saltellava e rideva innamorato di tutto non trovando niente che gli fosse estraneo. Gli uccelli, gli alberi, il sole, il ruscelletto, le piccole creature che scorribandavano nella foresta, tutti erano i suoi amici.

 

È cresciuto amato e protetto, ma purtroppo la prematura morte del padre cambierà per sempre il suo destino e il piccolo David si troverà solo al mondo. Solo David, per l’appunto, perché non conosce neanche il suo cognome. I coniugi Simeon ed Ellen Holly troveranno il bambino e decideranno di tenerlo nella loro fattoria.

David, con la sua dolcezza,  il suo ottimismo e la sua innocenza avrà il potere di cambiare la vita in positivo di chiunque incontrerà, come la stessa Pollyanna.

Solo David ci ricorda, con delicatezza e sensibilità, l’importanza della gentilezza e dei piccoli gesti altruistici verso il prossimo che costano poco o nulla, ma donano tanto a chi li riceve.

Vi consiglio non solo di leggere questo bellissimo romanzo (perfetto soprattutto in questo periodo natalizio), ma di rileggere anche il nostalgico Pollyanna.  Io lo sto facendo in questi giorni.

I classici che ci portiamo nel cuore non passano mai di moda.

Trama del romanzo:

David ha dieci anni, suona il violino divinamente e conduce una vita idilliaca e ritirata in montagna con suo padre: non sa cosa siano il dolore e la morte, i suoi amici più cari sono gli animali del bosco, ogni sera saluta con lo sguardo il Lago d’argento e le cime viola dei monti. Ma quando il padre si ammala gravemente, i due sono costretti a lasciare la loro amata e povera capanna per scendere nella vallata e trovare un posto fra le altre persone. Dopo aver camminato faticosamente per il sentiero e aver trovato rifugio in un granaio, David viene trovato da Simeon Holly e sua moglie mentre suona il violino per calmare il padre addormentato. I due cercano di sapere chi sia David, ma lui non è in grado di dire il suo cognome: è “Solo David”. La sua innocenza, la sua vasta cultura e il suo talento musicale incanteranno le persone del villaggio cambiando molte delle loro vite. “Solo David” è un romanzo del 1916 di Eleanor Hodgman Porter, la straordinaria autrice di “Pollyanna”.

 

Eleanor Hodgman Porter (Littleton 9 dicembre 1868-Cambridge, 21 maggio 1920) studiò presso il New England Conservatory of Music di Boston per diversi anni, divenendo un’eccellente cantante. Avviò la sua carriera cantando in case private, in funzioni pubbliche e nei cori delle chiese. Nel1892 sposò John Lyman Porter, un uomo d’affari, e si trasferì nel Massachusetts. Nel frattempo, aveva rinunciato alla carriera musicale e aveva cominciato a scrivere e pubblicare i suoi racconti, su alcuni giornali e riviste popolari dell’epoca. Il suo primo romanzo, Cross Currents, fu pubblicato nel 1907, ma i suoi bestseller internazionali furono Pollyanna (1913) e Solo David (1916). La sua lapide nel cimitero di Mount Auburn recita: “Who by her writings brought sunshine into the lives of millions”.

 

Eleanor Hodgman Porter

 

Per informazioni o per acquistare il libro, disponibile sia in formato cartaceo che in formato ebook, cliccare qui

Just David è anche disponibile in lingua originale nella collana Grandfather Clock.

 

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