Con grande emozione oggi vi presento un classico meraviglioso, finito inspiegabilmente nel dimenticatoio letterario per più di un secolo e mai tradotto in lingua italiana finora.

Si intitola La Principessa del Grano (The Wheat Princess) ed è stato scritto da Jean Webster, autrice statunitense da me particolarmente amata e approfondita. È stato pubblicato dalla casa editrice flower-ed e io ho avuto l’onore e l’immensa gioia di curarne la prima traduzione italiana.

 

 

Jean Webster

 

 

Se avete amato Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen, Cime Tempestose di Emily Brontë e Camera con vista di Edward Morgan Forster, amerete sicuramente anche questo libro.

Nell’aprile 1901 Jean Webster pubblicò nel Vassar Miscellany un breve racconto, Villa Gianini, che venne in seguito ampliato e modificato fino a trasformarsi in un romanzo vero e proprio: La Principessa del Grano.

Pubblicato per la prima volta nell’ottobre 1905, il libro trae ispirazione dai numerosi viaggi di Jean Webster in Italia. Come ormai ben sappiamo,  Jean ha viaggiato praticamente in tutto mondo, ma l’Italia le era rimasta nel cuore, tanto che decise di ambientarvi due dei suoi otto romanzi (La Principessa del Grano e Jerry Junior).

 

 

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Prima edizione del romanzo  (fonte: ebay)

 

L’edizione italiana dell’opera è integrale e annotata. Per quanto riguarda la traduzione, ho deciso di seguire fedelmente la prima edizione del romanzo, recuperata grazie al prezioso aiuto Michela Alessandroni, perché abbiamo notato che nelle edizioni successive erano presenti alcuni tagli. La fedeltà all’opera originale e alle scelte stilistiche della scrittrice sono sempre venute al primo posto.

Nel testo sono state inserite anche le note, laddove servivano, la cui presenza chiarisce alcuni dettagli ai lettori, senza appesantire o manipolare l’opera. Credo fermamente che la voce del traduttore debba restare invisibile e purtroppo questo non sempre capita. L’opera è stata scritta da Jean Webster e non deve sentirsi la mia voce, ma solo e soltanto la sua.

 

Jean Webster

 

La Principessa del Grano è ambientato alla fine dell’Ottocento tra Roma, Palestrina e le romantiche colline della Sabina. Nelle sue pagine, troverete una storia d’amore che vi farà emozionare ; troverete un’Italia del passato (con molte affinità con il presente) affascinante, traboccante di sogni e speranze, ma allo stesso tempo turbolenta e instabile perché quelle atmosfere, quegli scenari e quelle persone, colti dagli acuti occhi di Jean e immortalati dalla sua penna, sono realmente esistiti. È un capitolo della storia italiana e come tale farà sempre parte di noi e di ciò che siamo.

Sembra che Jean, rifugiatasi per sei settimane in un convento di suore nei pressi di Palestrina, assieme a sua madre, per dedicarsi in tranquillità alla sua scrittura, sia rimasta particolarmente affascinata da una villa adiacente al convento.

Villa Vivalanti, la maestosa e antica dimora de La Principessa del Grano, incastonata tra le suggestive colline della Sabina, assieme alla seducente quanto letale campagna romana, saranno infatti protagonisti del romanzo, assieme a Marcia Copley, Laurence Sybert e Paul Dessart. Non solo le persone, ma anche i luoghi in questa storia hanno una particolare valenza simbolica.

Nell’introduzione al romanzo, troverete anche un breve estratto di uno dei suoi articoli di viaggio durante il suo soggiorno al convento.

Vi confesso che quest’opera mi ha colpito immediatamente. La lessi per la prima volta due anni fa, durante la stesura della mia biografia sull’autrice, C’è sempre il sole dietro le nuvole. Vita e opere di Jean Webster, pubblicata dalla flower-ed nel 2018  (per leggere la presentazione della biografia cliccate qui ) e ne rimasi letteralmente folgorata. Com’era possibile che un romanzo così splendido non fosse mai stato tradotto? Com’era possibile che fosse stato dimenticato dal mondo?

 

 

 

Per curiosità, lessi alcune recensioni sul web, le quali erano tutte entusiastiche, oserei dire perdutamente innamorate. Tutti reclamavano a gran voce il ritorno de La Principessa del Grano. Ed eccoci qui.

Ne ho fatto una causa personale, decidendo di tradurre io stessa l’opera. È uno dei libri più belli e intensi di Jean Webster, al pari di Papà Gambalunga (Daddy-Long-Legs).

Considerate che è la prima esperienza di traduzione e non ho mai avuto la presunzione, né l’avrò mai, di vantare alcuna perfezione. Ho potuto appurare di persona quanto sia faticoso tradurre un libro, ma la soddisfazione che se ne ricava è davvero appagante.

Ora, grazie alla casa editrice flower-ed, da sempre attenta alla fedele riscoperta di tesori sepolti nel passato, e a Michela Alessandroni, alla quale sono e sarò sempre grata perché mi ha sempre appoggiato e incoraggiato, anche i lettori italiani potranno finalmente leggere e scoprire La Principessa del Grano.

Questa storia non merita di ammuffire, sola e dimenticata, in un buio angolo di un polveroso scaffale di una biblioteca: merita di essere letta, sfogliata, respirata, immaginata, vissuta; merita di entrare nelle vostre case, nelle vostre librerie e farvi sognare. Spero che vi conforti come ha confortato me in questo lungo periodo buio. È  ormai tempo di far entrare la luce. Spero che anche Jean Webster ci stia sorridendo da lassù.

Questa è la meravigliosa copertina che Michela Alessandroni ha realizzato per il romanzo. Non sembra una cascata colorata di petali freschi? Non a caso, La Principessa del Grano è ambientato nella stagione primaverile e come affermano sovente gli indimenticabili personaggi del libro, una primavera trascorsa in Italia non si dimentica facilmente.

 

 

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Qui di seguito trovate la trama del romanzo.

Aspetto le vostre opinioni!! Per qualsiasi informazione o curiosità sul libro o su Jean Webster, contattatemi pure.  Vi ricordo che potete seguire tutte le novità su Jean Webster sulla pagina Facebook Jean Webster-pagina italiana e anche su Instagram.

Trama:

Marcia è la bellissima figlia di un milionario americano, giunta in Italia per trascorrere la primavera insieme agli zii, Howard e Katherine Copley, in un’antica dimora situata nei pressi di Palestrina. Tra le romantiche colline della Sabina, le visite turistiche a Roma e le feste in compagnia di un’esclusiva cerchia di amici, la giovane viene subito conquistata dalla magia dell’Italia, terra incantevole e sfondo ideale per una grande storia d’amore. Due uomini dal temperamento molto diverso si fanno infatti strada nei suoi pensieri: Paul Dessart, un’aspirante pittore, immaturo e spensierato, e Laurence Sybert, affascinante e tormentato segretario dell’ambasciatore americano. Ma dietro le vite agiate dei protagonisti e i paesaggi idilliaci si celano la fatica e la miseria dei poveri contadini di una nazione che, alla fine dell’Ottocento, è ancora giovane e politicamente instabile. In un gioco fatto di attese, scoperte e fraintendimenti, Marcia dovrà imparare a guardare oltre le apparenze e fare le sue scelte. Jean Webster pubblicò “La principessa del grano” nel 1905, ispirandosi a uno dei suoi viaggi in Italia e offrendo al lettore il racconto di un’epoca. Questa rappresenta la prima traduzione italiana – integrale e annotata – dell’opera.

 

 

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Il libro è disponibile sia in formato ebook (su tutte le librerie online) che in cartaceo (su Amazon).

Per informazioni o per l’acquisto del libro cliccare qui

Nei prossimi giorni il libro cartaceo sarà disponibile su Amazon.

 

 

 

 

 

 

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4 pensieri su “Presentazione: “La Principessa del Grano” di Jean Webster, flower-ed

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