Quest’autunno inizia in maniera dolcissima.  Chi segue o conosce questo blog avrà ormai intuito che, fra le mie tante ossessioni letterarie, ve ne sono due in particolare: le sorelle Brontë e Emily Dickinson.

È proprio a quest’ultima che ho voluto dedicare la mia quarta biografia.

Si intitola Le colline, il tramonto e un cane. Vita  e poesia di Emily Dickinson , pubblicato il 6 settembre 2019 dalla casa editrice flower-ed, nella suggestiva collana Windy Moors.

 

 

copertina 2 versione

 

 

La copertina del libro è l’ennesimo capolavoro della bravissima di Michela Alessandroni  che ringrazio di cuore per questa nuova avventura. Attraverso immagini, colori e sfumature Michela ha saputo sapientemente cogliere l’essenza e la delicatezza della poetessa americana, che amava circondarsi di fiori ed era solita donarli ad amici e conoscenti.

Il titolo della biografia mi piace moltissimo, perché evidenzia in modo particolare ciò che contava nella vita di Emily Dickinson. Sono proprio le parole della stessa Emily che, in una lettera datata 25 aprile 1862, risponderà alle curiose domande di Thomas Wentworth Higginson, che non riusciva ad inquadrare bene la giovane e che in seguito diverrà per lei una sorta di mentore letterario:

 

Mi chiede delle mie Compagne, le Colline -Signore- e il Tramonto- e un Cane- grande come me, che mi ha comperato mio Padre- sono meglio degli Esseri umani- perché sanno- ma non dicono- e il rumore nello Stagno a Mezzogiorno- di gran lunga migliore di quello del mio Piano.

 

Le colline di Amherst, la cittadina in cui nacque e rimase per tutta la vita, quel tramonto che scorse ogni sera da una delle finestre della sua camera divenuta il suo santuario privato, e il suo amato cane Carlo, che le resterà accanto per sedici anni.

Una vita singolare, solitaria, eppure straordinariamente viva e appassionata, perché non contano gli eventi eclatanti o i viaggi grandiosi, ciò che conta veramente è restare vivi interiormente come Emily.

Un viandante che ha viaggiato in lungo e in largo e che ha visitato ogni luogo del mondo non ne saprà mai abbastanza della vita quanto Emily.

 

Non vidi mai brughiere
e mai non vidi il mare:
pure so com’è l’erica,
so quale aspetto ha l’onda.

Non parlai mai con Dio
E non visitai il Cielo,
pure conosco il luogo
quasi ne avessi il biglietto

 

La pensava esattamente nello stesso modo anche Emily Brontë, non a caso la Dickinson l’adorava  e la chiamava la “grandissima”. Al suo funerale, verranno declamati proprio alcuni versi di Emily Brontë. Stesso nome, stesso destino.

Come noterete fin dalle prime pagine, la mia biografia è concepita come un viaggio nel tempo nell’Amherst dell’Ottocento, nella storia della famiglia e della casa dei Dickinson, in cui ancora riecheggiano i passi dei suoi proprietari, e soprattutto un viaggio in quella camera, piena di sogni, pensieri e desideri, che palpita ancora di vita.

Un viaggio nel cuore di Emily Dickinson, pregno di enigmi e segreti che forse non scopriremo mai del tutto, e nelle sue poesie. Emily ci ha lasciato in eredità un tesoro prezioso e inestimabile: le sue parole. Quelle parole che prendono vita ogni volta che vengono lette e che bruciano tanto sono vere e appassionate. L’incredibile profondità con la quale esse interpretano e decifrano i sentimenti dell’animo umano è impressionante e dà i brividi.

 

La Homestead

 

Nella premessa del libro scoprirete tutti i perché. Sono sempre stata una sua fedele ammiratrice (lo stesso titolo del mio blog è stato ispirato a lei), ma per scrivere questa biografia ho ritenuto opportuno approfondire ulteriormente la sua figura, con diversi testi e biografie.

È impossibile inquadrare Emily Dickinson. È come tentare di afferrare l’acqua a mani nude. Perché poi tutti devono essere per forza inquadrati o etichettati? Perché una persona non può essere semplicemente se stessa?

Se una persona è timida, introversa ed esce poco vi è sempre la tendenza a considerarla “strana”, e viene anche definita in termini meno lusinghieri. Come se ci fosse qualcosa di male o di sbagliato nello stare bene con se stessi o nel trarre piacere dalla lettura di un libro all’interno delle rassicuranti pareti della propria casa.

 

Forse sarei più sola

senza la mia solitudine –

Sono usa al mio destino –

Forse l’altra – la pace –

 

Potrebbe interrompere il buio –

affollare la stanza – troppo angusta

per contenere

il Suo Sacramento –

 

Non sono abituata alla speranza –

un’intrusa sarebbe – e il suo corteo

benché dolce potrebbe profanare

questo luogo votato al soffrire –

 

 

Non vi è nulla di più sincero e prezioso di un fiore, di un panorama o degli occhi del proprio cane. E quel libro, che ci aspetta sul comodino o sopra al nostro scrittoio può capirci  e confortarci molto di più di una persona in carne e ossa. Io l’ho provato sulla mia pelle.

Questa biografia è dedicata al mio gatto Lapo. Conoscete la sua storia, ne avevo parlato proprio su questo blog qualche mese fa. Fin dall’inizio, aveva partecipato a tutte le pubblicazioni dei miei libri, ma stavolta purtroppo non ci sarà . O meglio, ci sarà lo stesso, ma senza essere visto.

Ho trascorso quest’inverno e questa primavera in compagnia di Emily Dickinson e questa biografia, che spero che vi piacerà, è il mio omaggio per lei. È il mughetto immaginario che ho voluto donarle.

 

Emily Dickinson nel 1847

 

 

Ha la pelle bianca, bellissimi capelli rossi e uno sguardo profondo. Dalla finestra della sua stanza osserva il giardino curato e le api ronzanti, i timidi scoiattoli e il pettirosso che torna ogni inverno. È seduta al suo scrittoio, Emily Dickinson, tra fogli di carta, inchiostro e versi che fuggono via veloci. Ama la vita e l’amore in tutte le sue misteriose forme, ma la reclusione che ha scelto per se stessa non la affligge; intelligente e sensibile, forte e umile, necessita infatti dell’isolamento per salvarsi e proteggere la sua poesia. Del resto, la fama non le interessa e i pochi componimenti pubblicati sono tutti anonimi. Attraverso questa affascinante biografia, Sara Staffolani riesce a oltrepassare la porta di quella stanza, decifrando con curiosità e passione il cuore enigmatico della più grande poetessa americana di tutti i tempi.

 

Indice degli argomenti:

I. Una famiglia in vista
II. L’infanzia tra incanto e terrore
III. Cuore ribelle
IV. L’amico precettore
V. Carlo
VI. Una nuova “sorella”
VII. Genio incompreso
VIII. La poesia, un abito bianco e una stanza
IX. Lutto paterno
X. La scoperta di Helen
XI. Un amore segreto
XII. Guerra familiare
XIII. L’abbraccio dell’immortalità
XIV. L’eredità di Emily

 

Le colline, il tramonto e un cane. Vita e poesia di Emily Dickinson di Sara Staffolani, flower-ed 2019, è disponibile sia in formato cartaceo che in formato ebook.

Il libro cartaceo è disponibile su Amazon.

Per informazioni o per l’acquisto del libro, cliccare qui

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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