Nuova meravigliosa uscita della casa editrice flower-ed!

Si tratta di Bartleby lo scrivano, il racconto più celebre e discusso di Herman Melville, noto per il suo capolavoro Moby Dick. La traduzione italiana è del bravissimo Riccardo Mainetti, ormai una garanzia. Io ho avuto il grande onore di scrivere la prefazione.

Nel prossimo articolo del blog approfondiremo sia il racconto che l’autore. Vi basti sapere che Bartleby lo scrivano, pubblicato nel lontano 1853, è di una modernità sconcertante. E’ come se Melville conoscesse bene i profondi dilemmi della nostra attuale società e fosse un nostro contemporaneo.

Trama:

Un caldo mattino d’estate, Bartleby si presenta sulla soglia di un ufficio legale di Wall Street, a New York, in risposta a un annuncio di lavoro. Dopo averne accertato le qualifiche e apprezzato la pacatezza di carattere, il principale decide di assumere come scrivano quel giovane dall’aspetto pallido e misero. La scrivania di Bartleby viene così sistemata dietro un paravento e vicino a una finestra da cui entra un po’ di luce, ma a quasi un metro di distanza dai vetri vi è un muro che non consente alcun tipo di visuale. Impiegato silenzioso e infaticabile, a un certo punto lo scrivano comincia a opporre una resistenza quieta ma inflessibile a qualsiasi tipo di richiesta e pressione da parte del capo. La sua pacata e ormai celebre risposta, “Preferirei di no”, riecheggia a lungo, non solo per gli uffici, ma anche nella mente del lettore. Con il suo protagonista surreale, fastidioso, tragico, questo racconto invita a riflettere sulle tensioni della società moderna, che schiacciano le aspirazioni personali sotto dinamiche lavorative opprimenti.

Herman Melville, Bartleby lo scrivano, traduzione di Riccardo Mainetti, Prefazione di Sara Staffolani, coll. Five Yards, vol. 21, flower-ed 2021

Il cartaceo è disponibile su Amazon, l’ebook in tutte le librerie online.

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